C’è voluto un nubifragio di quelli “potenti” per far slittare Roma – Parma in programma ieri pomeriggio allo Stadio Olimpico, gara che il signor De Marco di Chiavari ha cercato di condurre in porto tra le proteste di giocatori, dirigenti e buona parte dei tifosi; a caldo è sembrata a tutti la scelta più saggia, anche perché né i giallorossi né gli emiliani sono impegnati nelle Coppe Europee e nel giro di 10 giorni i capitolini archivieranno anche la Coppa Italia (eventualmente dovranno poi solo pensare alla finale di maggio). Dunque sulle prime sembrava che gli ottanta e passa minuti rimasti da giocare si sarebbero consumati già il 19 febbraio, ma chi credeva che questa eventualità potesse essere quella più verosimile aveva fatto i conti senza l’oste, cioè la Lazio che condivide l’impianto cittadino proprio con la Roma. Mauro Baldissoni, direttore generale del club giallorosso, aveva però subito parlato di recupero tutto da verificare in merito alla data perché “bisognerà tenere in considerazione il calendario della Roma e della Lazio. Inoltre, ci sono impegni relativi al 6 Nazioni di rugby. Probabilmente non sarà immediato“. Assodato che la gara si disputerà di mercoledì, analizziamo tutte le date possibili da qui ad aprile per capire come il guazzabuglio ha creato non pochi grattacapi in Lega:
5-12 febbraio: non c’è niente da discutere, la Roma si giocherà nel doppio confronto col Napoli l’accesso alla finale di Coppa Italia per cui, evidentemente, non potrà dedicarsi anche al Parma;
19 febbraio: il giorno dopo alle 21.05 la Lazio ospiterà i bulgari del Ludogorets nei sedicesimi di finale di Europa League;
26 febbraio: due giorni prima, alle 19, al Tardini il Parma affronterà la Fiorentina reduce dalle fatiche europee di coppa;
5 marzo: a Madrid è di scena l’amichevole prestigiosa tra Spagna e Italia, dunque anche in questo caso c’è poco da fare;
12 marzo: se la Lazio supera il turno giocherà in casa contro la vincente di Dinamo Kiev – Valencia;
19 marzo: il lunedì precedente alle 9 di sera la Roma ospiterà l’Udinese perché nel week-end c’è Italia-Inghilterra del 6 Nazioni di rugby;
26 marzo: turno infrasettimanale, martedì 25 è già in calendario Roma-Torino;
2-9 aprile: o l’una o l’altra, tenendo conto che se la Lazio arriva fino ai quarti di Europa League potrebbe dover giocare in casa all’andata (il 3) o al ritorno (il 10).
Insomma, è presto detto: bisognerà aspettare due mesi per capire se il distacco tra la Juve capolista e la più credibile e accreditata delle inseguitrici sia da considerare con o senza gli eventuali tre punti (da conquistare non senza sudare) della Roma contro il Parma di Donadoni. Una bella scocciatura a livello psicologico e non solo (fino ad allora saranno passate ben nove giornate di campionato!), forse che forse De Marco non aveva tutti i torti a intestardirsi per portare a termine una gara sicuramente proibitiva ma non più di Genoa-Inter di due settimane fa. Intanto, per completezza di informazioni, la società ha diramato un comunicato rivolto a tifosi e giornalisti per il rimborso dei biglietti della “non” partita di ieri:
“In riferimento alla gara sospesa di campionato Serie A Tim del 2/2/2014, AS Roma-Parma FC, la Società comunica che tutti i biglietti già emessi – accrediti compresi – saranno comunque validi anche in occasione della gara di recupero. Sarà, tuttavia, possibile ottenere il rimborso dei tagliandi recandosi nei medesimi punti vendita nei quali sono stati acquistati, con le tempistiche e le modalità che saranno successivamente comunicate dal Club”.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG